“Un gesto di Pace” in nome del sorriso di Emanuel
Claudia è la mamma di Emanuel ed è un Angelo dei Bambini di Betlemme proprio come voi. L’abbiamo contattata per chiederle se volesse proporre alla classe di Emanuel di partecipare all’iniziativa “Porta un gesto di Pace” e questa che, col suo permesso, riportiamo qui sotto è la sua risposta: un lungo messaggio in Whatsapp che ci ha colpiti e ci ha fatto riflettere.
A volte, nel marasma delle tante cose da fare tra le notizie che arrivano dalla Terra Santa e le storie dei bambini accuditi al Caritas Baby Hospital grazie al vostro amore e impegno, ci distraiamo e dimentichiamo che le storie di voi Angeli sono tutte altrettanto uniche, vere e intense. Grazie Claudia per avercelo fatto ricordare, grazie a tutti voi cari Angeli dei Bambini ammalati di Betlemme per essere un grande esempio quotidiano della forza della solidarietà.
– Laura-
Le parole di Claudia
Stavo pensando alla storia di Emanuel, stavo ripercorrendo le tappe e cercando di capire perché per me, per noi, cercare di “essere utili” nell’aiutare il prossimo è così importante.
Credo che la risposta stia tutta nel sorriso di Emanuel, sorriso che da 8 anni illumina ogni giorno la nostra vita.
Quel sorriso, quella luce che ogni giorno ci dona è talmente meravigliosa che tenerla solo per noi sarebbe egoismo allo stato puro.
Ma come posso fare per far si che il sorriso di Emanuel possa arrivare oltre le mura della nostra casa? Come posso fare se lui è lì, paralizzato su quella sedia a rotelle senza possibilità di muoversi, di giocare, di uscire liberamente se non per stare nei pressi dell’ospedale, senza possibilità di vedere il mondo che lo circonda, senza poter parlare, senza poter fare nulla.
Ci ho pensato molto, e sono giunta alla conclusione che quel sorriso possa arrivare ovunque nel mondo attraverso i bambini!
Eh già, il sorriso di Emanuel, che nonostante sia stato messo a dura prova dalla vita, nonostante la sua stessa vita sia segnata ogni giorno dal dolore, è il sorriso di un bimbo felice, che sogna, che spera e che è tanto amato.
Il sorriso di Emanuel diventa allora il sorriso di ogni bambino che incontra uno sguardo amorevole, che è felice, sereno, amato, custodito, nonostante la vita sia lì, pronta con i suoi ostacoli.
Ogni bambino che nel mondo sorriderà grazie ad un piccolo gesto avvenuto in nome di Emanuel indosserà il suo sorriso che inevitabilmente illuminerà anche il voto di chi lo osserva e ne scalderà il cuore, ecco, quello sarà il sorriso di Emanuel che è giunto fin lì.
Nel mondo è pieno di piccoli Emanuel che ogni giorno lottano per sopravvivere, è pieno di questi piccoli silenziosi guerrieri dal sorriso di luce ed è compito nostro, di tutti noi, con i mezzi che possediamo, chi più, chi meno, ma tutti dobbiamo impegnarci ad accendere quei sorrisi.
Se Emanuel fosse stato bene gli avrei raccontato che il mondo non è tutto dorato, che la gente soffre ed ogni volta che si incontra la sofferenza bisogna aiutare come possiamo.
Gli avrei parlato di Gerusalemme, di tutti quei bambini come lui e sono sicura che sarebbe stato lui stesso a chiedermi di “fare qualcosa” e così voglio fare, perché so che così sarebbe andata.
Allora qualcosa dobbiamo fare, dobbiamo portare il suo sorriso fino all’ospedale dei bambini e accenderlo su quanti più volti possibile, il nostro piccolo ambasciatore del sorriso deve poter “fare” in barba a questa vita che ha fatto di tutto per impedirglielo con quell’emorragia celebrale che lo ha paralizzato, devastato, privato della vista e della parola, in preda alle più terribili patologie che hanno reso la sua esistenza su questa terra un piccolo punto interrogativo dalla durata purtroppo indefinita ma che non è riuscita mai a togliergli il sorriso, nonostante anche lui come i bimbi che tanto vogliamo aiutare viva tra casa e ospedale in costante pericolo di vita.
Che sia con una donazione o in qualsiasi altro modo vorremmo nel piccolo delle nostre possibilità, portare come dice Aiuto bambini Betlemme “un gesto di pace” a nome di Emanuel, in nome del suo sorriso. Glielo devo, a lui e a tutti i piccoli Emanuel del mondo.
P.S.: A settembre ne parlerò con la sua classe, siamo davvero fortunati in questo, sono bambini meravigliosi, sensibili e dal cuore grande, pronto ad accogliere e comprendere e sarà bello, ne sono sicura, vedere l’unione e l’interesse dei bimbi verso i loro coetanei in quella realtà a loro lontana, una realtà che troppo spesso viene edulcorata o nascosta per proteggere (aggiungerei inutilmente) dalla crudità della vita.
Claudia – Mamma di Emanuel