A vin di bene: il vino per i bambini del Caritas Baby Hospital
Grazie ad Antonio Mascolo e a tutta la sua rete, continua la tradizionale iniziativa “A vin di bene” dove le bottiglie di vino diventano un volano in grado di generare solidarietà e comunità.
Antonio è il custode di una piccola vigna, una decina di piante centenarie che fanno da pergolato nell’edificio in cui vive. La vigna è l’ultima superstite dell’Oltretorrente, storico rione urbano della città di Parma.
Di questa vigna Antonio dice che “tutti gli anni l’uva veniva raccolta ma non me ne faceva un granchè, a volte finiva sulla tavola ma nessuno aveva mai pensato di farci del vino”.
Questo almeno fino al 2004 quando Antonio incontra in Palestina Suor Donatella e il Caritas Baby Hospital. Da qui l’idea di far “qualcosa di buono” con quella piccola vigna: produrre del vino che aiuti i più deboli.
L’idea piace e viene sostenuta dagli amici e dalla comunità dell’Oltretorrente: c’è chi fornisce le eticchette, chi mette a disposizione il tinio in acciaio, chi collabora alla vendemmia, chi ospita nel proprio negozio le bottiglie. È così che dal 2013, anno in cui escono le prime bottiglie con l’etichetta “A vin di bene”, si ripete l’iniziativa di solidarietà, vita, impegno.
Le prime bottiglie di “A vin di bene” dall’ultima vigna dell’Oltretorrente, sono in vendita a 11 euro l’una. L’intero ricavato va al Caritas Baby Hospital di Betlemme, alla Mensa di Padre Lino e alla Casa delle donne di Parma.
Le bottiglie al momento sono in vendita o ordinabili alla drogheria Viani di Mario Viani in via Turchi, alla Casa del formaggio di Isabella Battecca in via Bixio e alla edicola di Carmen Fago e Mirella in via Bixio.
Grazie ad Antonio e a tutti gli esercizi aderenti ad “A vin di bene” per essersi stretti attorno ai bambini ammalati di Betlemme, ancora una volta!