Al Caritas Baby Hospital in calo i bambini accolti, complice la guerra
La guerra ha avuto un impatto anche sulla realtà ospedaliera: minore è stato infatti il numero di visite e ricoveri per la chiusura di molte strade di accesso. La direzione e lo staff si sono comunque prodigati nel garantire a tutti i bambini le cure mediche. Solo in Terapia intensiva l’occupazione è stata massima durante tutto l’anno.
I ricoveri sono stati 3’152, il 16% in meno rispetto all’anno precedente. Ancora più significativa è stata la diminuzione delle visite ambulatoriali scese a 35’144, registrando il 19% in meno rispetto al 2022. Mentre per i pazienti di Betlemme e dintorni è stato possibile raggiungere l’Ospedale anche dopo lo scoppio del conflitto, per chi abitava in villaggi sperduti o a Hebron invece il viaggio era diventato a volte poco sicuro e quindi irrealizzabile. Molti nuclei familiari con bambini malati si sono quindi avvalsi delle strutture presenti nelle loro realtà.
In tale frangente l’assistenza medica è stata subottimale e potrebbe avere conseguenze durature, difficili al momento da prevedere. La direzione ospedaliera aveva attivato una linea telefonica operativa 24 ore su 24 senza tuttavia riuscire, in questo modo, a sostituire il contatto diretto con i piccoli pazienti.
IN AUMENTO LE FAMIGLIE BISOGNOSE
Particolarmente sollecitate sono state lo scorso anno le assistenti sociali, intervenute a favore di 3’211 bambini e delle loro famiglie che non erano in grado sostenere la simbolica quota richiesta per le spese. L’incremento è stato del 5% rispetto all’anno precedente, anche se il numero di pazienti accolti è stato inferiore. Ciò è dovuto alla povertà che, dopo il 7 ottobre dello scorso anno, sta letteralmente dilagando.
La direzione ospedaliera e i vertici dell’Associazione si sono spesi in particolare per mantenere i servizi nella struttura e per non licenziare nessuno.
I periodi con pochi pazienti sono stati sfruttati per smaltire gli straordinari, per occuparsi degli archivi e per organizzare formazioni interne per lo staff.
Qui per poter visionare la Relazione d’esercizio 2023
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Aiuto Bambini Betlemme, con sede a Verona, finanzia il Caritas Baby Hospital di Betlemme, l’unico ospedale pediatrico in Cisgiordania. La struttura accoglie ogni anno decine di migliaia di piccoli pazienti, negli ambulatori e nei reparti. Ogni bambino viene assistito, senza distinzione di provenienza sociale o religiosa. Il piano di cure prevede anche lo stretto coinvolgimento dei genitori; l’Ospedale pediatrico di Betlemme dispone inoltre di Servizi sociali qualificati. Con i suoi 250 dipendenti locali, è un importante datore di lavoro nella regione. Oltre a essere uno dei cardini della sanità palestinese, è anche in prima linea nella formazione di medici e infermieri pediatrici.
L’Ospedale pediatrico Betlemme è in grado di portare avanti la sua missione e salvare tante piccole vite solo grazie alle donazioni. Per informazioni sull’Associazione, sull’Ospedale e sull’attuale situazione nella città consultate la nostra pagina web: www.aiutobambinibetlemme.it
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