Ghassan e Maher Nino: visionari con un cuore per i più piccoli

I fratelli Ghassan e Maher Nino sono titolari dello storico studio di architettura Nino Engineering, fondato dal padre a Ramallah nel 1967. Oggi, stanno realizzando un progetto straordinario per Aiuto Bambini Betlemme e il Caritas Baby Hospital: la costruzione della chirurgia diurna, che unisce medicina avanzata e attenzione all’infanzia.
Intervista a cura di Shireen Khamis
Voi avete già realizzato alcuni progetti per il settore sanitario. Quali?
Ghassan Nino: Abbiamo progettato la facoltà di Medicina dell’Università Al-Quds di Abu Dis, uno dei maggiori centri di formazione della Palestina, e anche il policlinico dell’Arab Orthodox Society nella città vecchia di Gerusalemme. Abbiamo inoltre lavorato per istituzioni pubbliche e private, costruendo diversi edifici governativi e centri commerciali in Cisgiordania.
Cosa rende così speciale questo nuovo progetto?
Maher Nino: Gli elevati standard di qualità del Caritas Baby Hospital. Abbiamo collaborato strettamente con esperti di fama internazionale per garantire che ogni decisione fosse in linea con le necessità dei piccoli pazienti, sia per l’arredamento dei blocchi operatori sia per le sale di risveglio post-anestesia.
Che rilevanza ha il progetto per la regione?
Ghassan Nino: In Palestina, progetti di questa importanza sono rari. Non tanto dal punto di vista architettonico, quanto per il loro valore sociale. Sono orgoglioso di sapere che il nostro lavoro contribuirà a migliorare la qualità della vita dei bambini. Con la chirurgia diurna, colmiamo una lacuna esistente nel sistema sanitario locale.
Quali sono state le sfide incontrate durante i lavori di costruzione?
Maher Nino: Il nostro motto è stato chiaro fin dall’inizio: “Progettare per la peggiore delle situazioni e sperare nelle migliori delle possibilità”. In una regione come la Palestina, è essenziale essere flessibili. Abbiamo quindi sviluppato una tempistica dettagliata con margini di sicurezza per evitare ritardi o interferenze con il normale funzionamento dell’ospedale. La costruzione è davvero innovativa. Non solo abbiamo collegato il blocco chirurgico con gli altri reparti, ma abbiamo anche creato spazi adeguati per il servizio tecnico, come l’impianto centrale di sterilizzazione. Abbiamo progettato passaggi brevi, fondamentali per il collegamento con la Terapia Intensiva, in modo da garantire interventi rapidi ed efficienti. Inoltre, abbiamo previsto spazi liberi per un’eventuale espansione del reparto, rispondendo così alle crescenti necessità della regione.
Che cosa vi piace di questo progetto?
Ghassan Nino: Stiamo creando un luogo che mette i bambini al centro. Questo mi rende particolarmente fiero. Un’iniziativa così non ha eguali in Palestina.
Maher Nino: Il nuovo corpo aggiunto è un simbolo di speranza e progresso. Il nostro sogno è poter realizzare progetti simili in altre regioni, come per esempio nella Striscia di Gaza.
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