I Servizi Sociali dell’Ospedale sostengono le famiglie più bisognose

La piccola Zeina è nata lo scorso ottobre e sin da subito si è dimostrata debole di salute: è stata ricoverata più volte al Caritas Baby Hospital. Durante uno dei periodi di degenza la madre ha deciso di chiedere aiuto ai Servizi Sociali dell’Ospedale.
Appena si alza il sole, Asenat apre tutte le finestre dell’appartamento in cui vive con il marito Ibrahim e la piccola Zeina a Betlemme, nella speranza di poter “immagazzinare” in casa un po’ di calore per la notte. Nel suo appartamento fa freddo, molto freddo. La temperatura interna è quasi uguale a quella esterna: le pareti sono sottili e le finestre non sono isolate. Ciononostante, lei e la sua famiglia vivono qui, visto che il padrone di casa chiude un occhio se l’affitto viene pagato in ritardo o a rate. Ibrahim lavora nelle vicinanze come netturbino e, per arrotondare, di sera andava a fare le pulizie nei piccoli negozi, ma da quando è iniziato il conflitto i negozi a Betlemme sono chiusi, come gli alberghi e i ristoranti, e le famiglie, già bisognose, si sono trovate senza più un reddito su cui contare.
La piccola Zeina è debole di salute
La piccola Zeina è nata lo scorso ottobre e sin da subito si è dimostrata debole di salute: è stata ricoverata più volte al Caritas Baby Hospital. Durante uno dei periodi di degenza la madre ha deciso di chiedere aiuto a un’assistente sociale dell’Ospedale.
Jumana, l’assistente sociale, ci ha raccontato: “All’inizio ero preoccupata. La prima volta che visitai la famiglia a domicilio c’era odore di muffa e la casa non era molto pulita. Non era certo un ambiente adatto per una neonata. Ma ad ogni visita successiva notavo dei miglioramenti. L’alloggio veniva tinteggiato, pulito, arieggiato. I genitori stavano facendo del loro meglio per dare a Zeina tutto ciò che le serviva.”
Il sostegno dei Servizi Sociali del Caritas Baby Hospital
In questi mesi l’assistente sociale del Caritas Baby Hospital si è mossa per recuperare indumenti e coperte per la piccola Zaina. “Vesto Zeina a cipolla” spiega Asenat. “Alcune notti ho pianto per il freddo” ammette. Jumana è riuscita a recuperare una piccola stufa “Così è possibile riscaldare almeno una stanza. Non si può dire che l’ambiente sia effettivamente caldo, ma senz’altro è meno freddo”.
L’assistente sociale visita regolarmente la famiglia per verificare che tutto sia in ordine e che la bambina sia ben accudita. Per Asenat e il marito la presenza di Jumana e il sostegno del Caritas Baby Hospital sono stati fondamentali per superare l’inverno.
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