Il racconto di Natale dal Caritas Baby Hospital – parte 4 di 4
Avvicinandoci alla fine dell’anno, abbiamo pensato di pubblicare in prossimità di ogni domenica dell’Avvento una parte del racconto di Natale che arriva dal Caritas Baby Hospital. Nelle parole di questo primo appuntamento e dei prossimi, troviamo storie vere delle mamme, delle mamme e dei bambini che vivono in Palestina. Un racconto di amore, sofferenza, calore familiare, speranza. Ti invitiamo a goderti la lettura e a seguire i prossimi episodi!
Tre generazioni, un ospedale – Il racconto di Natale dal Caritas Baby Hospital di Betlemme
Un cuore e un’anima
Mentre la madre di Suhair racconta queste esperienze dolorose, Ala solleva il giovane nipote Andrew e lo fa sedere sulle sue ginocchia. E poi lo solleva di nuovo in aria… È toccante vedere come entrambi si svagano in totale tranquillità, come se il mondo intorno a loro non esistesse. Il piccolino tenta di afferrare gli occhiali dello zio, che scuote la testa sorridendo, rimettendosi a posto gli occhiali e ricominciando a sollevare il bambino in aria. Entrambi sono un cuore e un’anima.
Il fatto che oggi il piccolo Andrew possa vivere spensierato e non risentire di danni permanenti, nonostante la nefropatia congenita, lo si deve alle cure premurose e professionali che ha ricevuto in ospedale. «Lo sa», continua Suhair, «quando mi sono resa perfettamente conto che il Caritas Baby Hospital era il posto giusto per il mio Andrew?» E racconta di una delle prime visite di controllo a cui è stato sottoposto il bambino. Suhair era agitata, e per questo sua madre aveva deciso di accompagnarla. Tre generazioni – nonna, madre e nipote sedevano in sala d’attesa. Nella stanza entra per caso la dott.ssa Hiyam Marzouqa, primario dell’ospedale, che si dirige immediatamente verso di loro, salutandoli amichevolmente. «Si ricordava benissimo di mia madre, anche se erano trascorsi molti anni. A quel tempo la dott.ssa Marzouqa era un giovane medico, forse ancora praticante.»
Quando l’attuale primario ricorda a Suhair come il fratellino Ala la comandasse a bacchetta, si mettono tutti a ridere. È una risata piena di gratitudine. Subito dopo dall’altoparlante arriva a Suhair l’invito a entrare con Andrew nel poliambulatorio.
- La settimana prossima potrai leggere la quarta e ultima parte del racconto di Natale! Ti aspettiamo!
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