La storia di Waleed: l’Ospedale pediatrico torna a fare qualche visita a domicilio
Dopo lo scoppio della guerra a Gaza, lo scorso ottobre, i servizi sociali del Caritas Baby Hospital avevano sospeso le visite a domicilio. Oggi, a sei mesi dall’inizio del conflitto, la situazione resta altalenante, ma l’Ospedale, di fronte a casi gravi, spinge per intervenire.
Dopo lo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza il 7 ottobre 2023 i Servizi sociali del Caritas Baby Hospital avevano sospeso le visite a domicilio a causa delle limitazioni alla libertà di movimento da parte dell’esercito israeliano.
Ancora oggi, a sei mesi dall’inizio del conflitto il quadro resta altalenante, per questo il team del Caritas Baby Hospital valuta regolarmente la situazione decidendo, di caso in caso, se si possa tornare a trovare i pazienti a casa loro. Di fronte a casi particolarmente gravi che necessitano di cure sul posto, il team ospedaliero spinge per intervenire.
È questo il caso del piccolo Waleed di nove anni, un paziente di lungo corso dell’Ospedale pediatrico. Il bambino era stato ricoverato sei mesi ancora prima della guerra, ed era stato dimesso con un apparecchio per la respirazione e dei farmaci. Le visite regolari di un team però si sono interrotte dopo i blocchi del 7 ottobre, sostituendole con una constante consulenza a distanza.
Lo scorso mese il personale del Caritas Baby Hospital è tornato a trovare Waleed che abita nel villaggio di Za’tara a sud-est di Betlemme. Causa la grave malattia del ragazzo, oltre all’assistente sociale c’erano anche un medico e un fisioterapista. Tutti hanno condiviso un momento di grande gioia.
Una volta giunti a Za’tara si è visto come la mamma di Waleed, Siham, abbia gestito bene il figlioletto grazie alle consulenze a distanza, del resto perfettamente seguite.
Le visite a domicilio sono coordinate dal Servizio Sociale dell’Ospedale. Le famiglie come quella di Waleed, si rivolgono al servizio sociale per avere un sostegno psicosociale o in caso di difficoltà economiche causate dalla malattia del bambino. Gli assistenti sociali sono chiamati anche a fornire consulenza alle famiglie con bambini malati cronici o in caso di perdita. Ogni anno si tengono circa 3.000 sessioni di consulenza in ospedale o durante le visite a domicilio.
Sostieni il Caritas Baby Hospital!
Ogni bambino, soprattutto nella fragilità della malattia, ha l’intoccabile diritto di sentirsi tutelato, curato, amato, protetto.
Per questo, vi proponiamo di impegnarci tutti assieme per sostenere il Caritas Baby Hospital in modo che, ogni bambino che ha bisogno possa essere accolto e seguito nei suoi bisogni di bambino, di malato, di nato in un popolo emarginato.
Ad esempio con una donazione di 15€ una famiglia potrà rivolgersi ai servizio sociali dell’Ospedale per ricevere tutto il supporto necessario.