Le vostre parole raccontano il vostro incontro con i piccoli ammalati
Grazie alle vostre parole altre persone possono conoscere qual è la situazione di chi abita in Palestina e capire quanto il Caritas Baby Hospital è importante per la salute e la serenità dei bambini e delle loro famiglie.
Ma anziché dirlo noi, qui di seguito affidiamo alle vostre testimonianze il racconto di come lavoriamo e di cosa avete scoperto durante il vostro viaggio in Terra Santa.
Le vostre testimonianze
" Sono rimasto colpito dalla mole di lavoro e il bacino d'utenza a cui l'ospedale deve far fronte. Fa molto piacere vedere le facce ed i sorrisi delle mamme, dei loro bambini grati di ricevere assistenza e cura del sanitari, e dei tanti volontari. Ovviamente si soffre a conoscere che per alcune patologie bisogna spostarsi in Israele mancando l'ospedale di sale operatorie e che spesso i permessi sono negati. Il signore benedica il lavoro di tutti voi! " - Antonio & Giovanna - aprile 2017
" Del viaggio in Terra Santa (la prima volta) mi porto nel cuore tante belle cose, ma due in particolare: la fede degli arabo cristiani e il vostro ospedale dove ho visto cosa significa amare il prossimo. " - Fulvio - aprile 2017
" Siamo Vito e Adriana, sposi da 36 anni e siamo tornati in Terra Santa per la seconda volta. Anche questa volta il nostro essere pellegrini sulla terra di Gesù si è arricchito di incontri particolari e singolari. Sapevamo dal programma che avremmo avuto la visita al Caritas Baby Hospital di Betlemme e per quanto cerchi di prepararti ad incontrare realtà così singolari, non sei mai pronto a sufficienza. Siamo arrivati all'incontro al termine di una giornata particolare: la visita sulla tomba dei patriarchi ad Hebron con il pranzo presso una famiglia araba. Una visita particolare perchè sperimenti le divisioni, le difficoltà di relazione e le differenze culturali, religiose e sociali delle persone che vivono nella terra di Gesù. Con questi stati d'animo arriviamo all'Hospital e veniamo accolti da Suor Lucia. Restiamo colpiti dalla sua profonda umanità, passione per il suo lavoro e la sua missione di donna fra le donne di Betlemme e dintorni. Riusciamo appena a percepire l'enorme importanza di questa struttura e di cosa rappresenti per quelle popolazioni. Sappiamo che la realtà in cui operano e vivono è molto complessa e ogni soluzione rischia di essere troppo semplice o semplicistica. Una frase di Suor Lucia ci colpisce quando ci ha raccontato delle difficoltà di accompagnare i bambini figli delle donne musulmane bisognosi di cure particolari in strutture ospedaliere di Gerusalemme. A volte questi viaggi della speranza si trasformano in parti per il cielo, si tratta cioè di accompagnare queste madri a dare la vita al cielo attraverso l'esperienza della morte in quanto i piccoli non arriveranno mai alla struttura a Gerusalemme. Abbiamo colto che in questo modo anche Suor Lucia si è trovata a fare l'esperienza della maternità. Dopo la parentesi introduttiva, veniamo accompagnati a visitare la struttura nel suo interno. Nel nostro gruppo c'è anche un pediatra e ha potuto apprezzare le strumentazioni e la cura delle aree visitate. Accoglienza, professionalità, simpatia, umanità: ecco in sintesi l'esperienza vissuta all'interno di un pellegrinaggio nella terra di Gesù. Buon lavoro, buona missione e lunga vita al Caritas Baby Hospital. " - Vito e Adriana - febbraio 2017
" La mia impressione: in primis il mio pensiero va a quelle mamme con i loro piccoli da curare, con la speranza che non debbano vederli trasportati dall'ambulanza verso quella barriera che la potrebbe fermare! Sapere che questo avviene, è la cosa che mi ha fatto più male... Un "bravi, bravissimi!" a tutti nell'ospedale: Suore, infermieri, medici, volontari... I miei complimenti! " - Sabrina - febbraio 2017
" La visita presso i reparti del Caritas Baby Hospital mi ha fatto capire con quanta passione, impegno e professionalità svolgete il vostro lavoro, per portare sollievo e speranza ai piccoli degenti e alle loro famiglie. Mi ricorderò sempre di questa esperienza! " - Cinzia - settembre 2016
" Il Caritas Baby Hospital mi ha toccato il cuore subito. Ho perso un bambino che aveva 7 anni in un ospedale in Italia che come il vostro si mantiene solo grazie ai contributi di privati cittadini e che come il vostro segue le malattie genetiche in età infantile. Sarò felice di contribuire e diffondere il vostro messaggio nella mia Bologna. Un abbraccio ". - Roberta - agosto 2016
" Grazie per avermi dato la possibilita’ di poter visitare e capire una realta’ come il Caritas Baby Hospital. Innanzitutto e’ stato un onore e un piacere conoscere suor Donatella, una persona straordinaria che ci ha spiegato come funzionano le cose, mi sono resa conto di quanto sia difficile per un bambino palestinese (e non solo) ricevere un minimo di cure ma grazie al lavoro di tutte queste persone gli viene garantito. La cosa bella di tutto questo naturalmente e’ che le cure vengono fornite a chiunque, non si guarda la carta di identità e dovrebbe essere ovunque nel mondo! Tutti lavorano insieme e lottano ogni giorno insieme per poter dare una possibilità a tutti anche se alle volte probabilmente si perde anche ma non si molla mai!!! Grazie a realtà come questa il mondo ogni giorno va avanti! Non ci sonno in verità altre parole se non dirvi grazie per tutto quello che fate. C’e’ una foto in effetti che abbiamo fatto quel giorno che mi ha colpita, una foto che ha scattato la nostra guida Frate Adriano Contran, é una foto non in posa completamente ma la cosa bella è che a sinistra della foto c’è un bambino e mi ha colpita. Grazie ancora, ho parlato con diverse persone di voi e spero possa trasformarsi anche in un aiuto perché so che ne avete bisogno ". - Maria Cristina - agosto 2016
" E' proprio dopo una visita al Caritas Baby Hospital di Betlemme nel 2006 che ho deciso di inviare il contributo trimestrale che - pensiero condiviso da mia moglie - effettuo da molti anni. Colgo l'occasione per inviarvi i nostri saluti ed il nostro ringraziamento per quello che ci permettete di fare. Un saluto a tutti voi, un abbraccio affettuoso a Suor Lucia ed un salutissimo a tutti i bambini di Betlemme e del mondo che purtroppo hanno bisogno assoluto di persone come le Suore del Caritas Baby Hospital! ". - Massimo e Marina - aprile 2016
" Dopo anni di desiderio di un pellegrinaggio in Terra Santa ecco che in luglio si parte con la comunità di Rivamonte Agordino e Gosaldo (Belluno) guidata da Don Fabiano e da Don Gabriele parroco di Longarone. Dopo aver visitato gran parte la terra di Israele, a fine programma essendo a Betlemme facciamo visita anche all’ospedale Caritas Baby Hospital, conoscendo suor Donatella Lessio che ci spiega come nasce l’ospedale, la sua funzione, i vari problemi di conduzione e diciamo pure di sopravvivenza... ma senza mai essere abbandonati dalla Provvidenza. Dopo aver visitato l’ospedale e vista la situazione, non nascondo di essermi commosso profondamente lasciando scorrere anche delle lacrime di amore verso tutti quei bambini di diverse etnie e popoli, tutto questo perché Gesù da diversi anni ha cambiato il mio cuore di pietra, in un cuore di carne. Rimarrà sempre questo ricordo di voi nel mio cuore e cercherò di ricordarmi delle vostre necessita materiali e nella Preghiera " - Mauro - dicembre 2015
"La visita e il pellegrinaggio sono vivi nel nostro cuore. Grazie per tutto." - Anna e Armando - 23 dicembre 2015
"Da molti anni conosco la realtà di questo Ospedale Pediatrico, l’ho visitato varie volte, come più volte ho incontrato Sr. Donatella Lessio e ogni volta, insieme alla gioia di vederci, ho provato tanta commozione. Le sorelle francescane elisabettine, che lì prestano la loro opera, sono delle persone speciali; con tutto il personale dell’ospedale, lavorano in un contesto veramente difficile sotto tanti punti di vista, in particolare quello della segregazione dovuta all’ormai famoso “muro”, ma vanno avanti con tanto amore e sempre con il sorriso sulle labbra. Fino ad ora otto sono stati i miei pellegrinaggi in Terra Santa insieme a mia moglie e la nostra prima visita al CHB è stata nell’agosto del 1999, accompagnati dall’attuale Vescovo di Macerata, S.E. Mons. Nazzareno Marconi, che era stato l’insegnante di teologia biblica negli anni della mia preparazione al diaconato. In quell’occasione ho visto i bambini nelle culle con diverse patologie, le loro mamme che li assistono, ho visto tanta sofferenza. Riguardando una foto fatta davanti al CHB, ho notato la scritta sulla facciata che fa riferimento all’anno di fondazione dell’ospedale: 1952. Ho considerato anche questo un “segno” forte che mi legava a quella bellissima realtà, perché anche io sono nato nel 1952!" - Alessio - dicembre 2015
"A giugno ho avuto la possibilit
"Ho un ricordo molto forte: ammirazione per l'opera preziosa che il vostro ospedale sta svolgendo. Parlo di essa quando le circostanze lo permettono. Unisco la mia preghiera." - Don Pier Giorgio - Macerata, 24 ottobre 2015
"Sono io a dover dire GRAZIE a voi perché quello che state facendo è "inimmaginabile" se viene solo raccontato: vedere con i propri occhi è di gran lunga più efficace perché incontri gli occhi di "quei" bambini, di "quelle" mamme, di "quei" papà che guardano con fiducia i vostri occhi di medici, di infermieri, di operatori e assistenti nonché di suore come suor Lucia che ,come gruppo, abbiamo incontrato e che, con "passione" ci ha illustrato la realtà del Caritas Baby Hospital. Non mi resta, ora che sono tornata nella mia realtà , la mia scuola, di parlare di voi ai miei studenti, di farvi conoscere e chissà mai se uno/una di loro, un giorno, non vi incontri personalmente! A voi tutti buon lavoro!" - Miledy - Venezia, 28 agosto 2015
"Grazie mille, una parte del mio cuore è rimasto lì, la struttura è curatissima e se tutto il personale è come suor Lucia sicuramente Gesù pone le sue mani tutti i giorni sui bambini sui genitori e il personale, ancora grazie!" - Giovanni - Venezia, 28 agosto 2015
"Grazie per il lavoro che fate! Per me è stata la seconda volta di un pellegrinaggio con Don Nandino, e ancora una volta è stata una lezione! La vostra presenza li' a due passi dal muro, anche questo è un segno!! Secondo me li aiuta non solo per l'assistenza sanitaria, ed essendo medico ne capisco forse ancora di più il valore, ma è anche una fonte di speranza, che qualcosa può e deve cambiare, li aiuta a resistere. Grazie ancora, siete nelle mie preghiere. Buon lavoro." - Laura - Catania, 17 agosto 2015
"La visita all'Ospedale dei bambini a Betlemme è sta una vera scoperta. Grazie per averci fatto conoscere la vostra attività preziosa e per averci donato informazioni utili." - Gino - Roma, 16 agosto 2015
"Grazie del vostro augurio di bentornati in Italia. Sono rimasta molto contenta della visita al vostro ospedale e dalla conoscenza della vostra realtà, con gioie e dolori. La testimonianza di suor Lucia è stata un modo per aprire uno squarcio nuovo su una realtà che dall’estero non sempre si percepisce correttamente. La presenza del vostro ospedale e del modo di operare con la gente è una testimonianza del vostro essere vicini, non solo come operatori sanitari, ma soprattutto come operatori di umanità, come costruttori di un mondo dove cresca il dialogo, il rispetto, la conoscenza e l’aiuto reciproco. Vi auguro buona continuazione e non mancherò di seguivi con l’affetto e la preghiera." - Caterina - Como, 15 agosto 2015
"Essendo un'infermiera anch'io, capisco bene cosa significhi avere a che fare con queste realtà. Vi sono vicina e spero che a questi bambini siano prodigate le cure necessarie nonostante i problemi del muro. Un abbraccio di vero cuore unito ai piccoli pazienti." - Paola - Isernia, 10 agosto 2015
"La visita al Caritas Baby Hospital, è stata per quel che mi riguarda, una delle tappe più significative del nostro pellegrinaggio in Terra Santa. La testimonianza, la cura, l'amore con cui vi spendete, mi hanno fatto sentire il profumo di Cristo. Non capita spesso, specie nella realtà quotidiana in cui vivo, di vedere così tanta bellezza e passione nel farsi strumento del Signore per altri. Grazie davvero per aver condiviso tutto questo anche con me. Ho già iniziato a raccontare di questa ricca esperienza, con la speranza di sensibilizzare da un punto di vista più concreto, anche le persone che non hanno avuto la grazia di essere li con noi." - Marina - Perugia, 4 agosto 2015
"Io, Catia, e mio marito Giuliano, abbiamo visto li da voi, con i nostri occhi, Gesù incarnato. Le Sue Parole ora sono vive: non chi dice Signore Signore... chiunque fa queste cose a uno di questi piccoli... se non ritornerete come bambini... gli occhi di quei bambini sono scolpiti nei nostri cuori. Non vi dimenticheremo mai. Grazie!" - Catia - Perugia, 4 agosto 2015
"Che bella sorpresa! Grazie di cuore! La visita al Caritas Baby Hospital è stata fondamentale per rendere concreto e attuale il messaggio di Gesù di cui andavamo cercando le tracce camminando nella terra del Santo... vedere che anche in una terra martoriata dai conflitti e le divisioni è possibile realizzare qualcosa che unisce e cerca di andare oltre le differenze, pur con fatica, da speranza e coraggio... anche affrontare le nostre piccole divisioni sembra più semplice. Grazie ancora per tutto ciò che fate e testimoniate!" - Rosanna - Perugia, 3 agosto 2015
"La tappa al Caritas Baby Hospital è stata un'esperienza che cambia, e che fa vedere le cose da un'altra prospettiva. Sto parlando qui a casa di questo vostro "miracolo" e sto cercando di dare una piccola testimonianza di ciò che ho visto. Porto nel cuore i visi di bimbi e mamme ed anche la grandissima carica e semplicità di Suor Donatella. Grazie di tutto ciò che fate!" - Elena - Treviso, 20 luglio 2015
"Sono rimasta molto colpita dal vostro centro e ne sto parlando a tutte le persone che mi chiedono informazioni ed impressioni del viaggio compiuto. Siete tutti encomiabili." - Viria - Torino, 14 luglio 2015
"Sono rimasta molto colpita dal vostro operato,i bambini sono doni immensi che riceviamo e hanno il diritto alle cure indipendentemente da dove vivono...Vi sono vicina nella preghiera e vorrei poter fare molto di più. Un forte abbraccio" - Fabiola - Belluno, 8 luglio 2015
"Sono Valentina, ho 23 anni e sono stata in visita da voi assieme ai miei genitori e al gruppo di Belluno. Sono ritornata a casa da sei giorni, eppure ogni volta che chiudo gli occhi non vedo altro che scene vissute e osservate in quella terra. Tanto contesa tanto incantevole, la Palestina mi è rimasta nel cuore impressa come un tatuaggio. Sentivo di dover venire a visitarla, come se qualcosa mi chiamasse e immaginavo che andarci sarebbe stato il coronamento di uno dei miei sogni. Ciò che non immaginavo invece, sono molte cose. In Italia davvero poche persone conoscono la situazione della Terra Santa, e ancor meno ne hanno una visione reale e non distorta. E' davvero difficile essere imparziali davanti a certe storie, davanti a certe ingiustizie che si possono respirare appena oltrepassato il muro, forse anche prima. Il Caritas Baby Hospital non è certo da meno, come impatto. Ascoltando la storia della struttura, il com'è nata e perché, il sostegno che dà ai bambini palestinesi, e quanto questa sia indispensabile per quel paese, la definirei un miraggio nel deserto. E' un pò il riscatto (se pur minimo) di un popolo ridotto allo stremo, il simbolo che la speranza è davvero l'ultima a morire, una stella nel buio totale. Credo che ognuno di noi visitandolo, abbia sentito una puntura di spillo trafiggere il proprio cuore, perchè nonostante sia una cosa positiva un ospedale così, non siamo abituati a certe realtà molto diverse dalla nostra, quelle che apprendiamo solo per sentito dire e forse neanche ci crediamo troppo. Invece questa è stata la prova del nove, niente se, niente ma. Il male è di questo mondo, e non guarda in faccia nessuno, neanche i bambini. Vorrei poter chiedere a Dio di avere pietà per quel posto nel quale ho lasciato il mio cuore e i miei pensieri, ma l'unico che dovrebbe avere pietà è lo stesso che ha causato tutto ciò. L'uomo." - Valentina - Belluno, 8 luglio 2015