«Non avevamo in dotazione nemmeno un respiratore» – Storia di Natale | Parte 2 di 4
Questo è il secondo dei 4 episodi della Storia di Natale dal Caritas Baby Hospital che quest’anno ci accompagnerà lungo tutto l’Avvento. Ogni parte viene pubblicata in coincidenza con le 4 domeniche avventizie. Continua a seguire questo racconto di salute, pace e amore!
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In quegli anni la dottoressa Hiyam avrebbe cancellato volentieri il Natale dal calendario. Fino alla Vigilia si distraeva girando per i pittoreschi mercatini natalizi, concedendosi di tanto in tanto un bicchiere di vin brulè.
«Ma il 24 dicembre era una sofferenza. Pensavo in continuazione: ecco, ora il Patriarca sta attraversando le vie di Betlemme; ora sta per iniziare la messa di mezzanotte nella Chiesa della Natività; ora la famiglia, riunita, sta distribuendo i regali ai bambini».
Ancora oggi, continua la signora Marzouqa, l’Avvento in Europa è lei stupendo, ma il Natale trascorso a Betlemme è impareggiabile.
Esattamente 30 anni fa, nel 1989, la signora Marzouqa terminava gli studi e rientrava a Betlemme per un praticantato al Caritas Baby Hospital. Diventata ben presto assistente, notava però che, malgrado l’ottima formazione in Europa, le sfide in Cisgiordania erano di ben altra natura.
Si trovava infatti alle prese con quadri clinici che lei, fino a quel momento, conosceva soltanto dai manuali universitari: malformazioni genetiche, gravi casi di ipotermia e malnutrizione con possibile esito mortale. E nemmeno le
attrezzature del Caritas Baby Hospital al tempo erano all’altezza di quello che aveva visto durante gli studi. «In passato», ricorda la dottoressa, «non avevamo in dotazione nemmeno un respiratore».
Quando il primario pensa a quei tempi, si rende conto di quali enormi progressi abbia fatto la sanità in Palestina, e in particolare quella fornita dal Caritas Baby Hospital.
«In campo pediatrico siamo oggi uno dei primi riferimenti della Regione», spiega. Ogni anno l’unica struttura esclusivamente pediatrica effettua 53’000 visite. L’ospedale ha 74 lettini, un laboratorio validissimo, e una équipe medica e infermieristica altamente qualificata. La dottoressa, 57 anni, ne va giustamente fiera. Per lei, al primo posto vi sono la formazione e l’aggiornamento. «In questo modo si è sempre all’avanguardia. E soprattutto si salvano vite umane».
[ Continua a seguire la Storia di Natale: a domenica 15/12/19 con la 3′ parte! ]
Questo è il secondo dei 4 episodi della Storia di Natale dal Caritas Baby Hospital che quest’anno ci accompagnerà lungo tutto l’Avvento. Ogni parte viene pubblicata in coincidenza con le 4 domeniche avventizie. Continua a seguire questo racconto di salute, pace e amore!