Primo neonato positivo al coronavirus al Caritas Baby Hospital
Martedì 30 giugno 2020 è stato riscontrato per la prima volta il coronavirus su un neonato accolto al Caritas Baby Hospital. Il piccolo, sette giorni, è stato portato in ospedale dalla mamma e ha una sepsi. Di solito i piccoli con tale patologia vengono tenuti dai sette ai dieci giorni nel reparto di Neonatologia.
Dopo essere stato trovato positivo al Covid-19, il bimbo è stato trasferito in una stanza riservata per questi casi. In isolamento, viene curato da un personale sanitario specializzato. I medici e le infermiere devono attenersi alle severe norme di sicurezza.
La mamma del piccolo, anch’essa positiva al coronavirus, è stata inviata all’osservatorio Covid-19 del ministero palestinese della Salute. All’entrata nel centro non manifestava alcun sintomo da pandemia. La famiglia vive in un villaggio poco distante da Betlemme.
Dal marzo scorso il Caritas Baby Hospital testa tutti i bambini che vengono ospedalizzati. Mentre sono in attesa dei risultati, restano in un locale separato. Solo dopo vengono portati in reparto. La procedura è stata introdotta nell’ambito delle stringenti misure di sicurezza che la Direzione ospedaliera ha adottato per proteggere i pazienti, le famiglie e il personale dal coronavirus. Tali misure sono in linea con le direttive dell’OMS e sono state concordate con il ministero palestinese della Salute. Tra i vari dispositivi vi sono la misurazione della febbre a tutti quelli che entrano nell’area dell’ospedale e la mascherina obbligatoria. L’obiettivo è quello di individuare tempestivamente le persone risultate positive al coronavirus, isolarle e contenere la diffusione della pandemia.
Dalla fine di giugno è tornato a salire il numero dei casi in Cisgiordania. A esserne particolarmente colpite sono le regioni di Hebron e di Betlemme.